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Mirco Ferrini, un Golden Boy con i piedi per terra: "Sono fortunato e gioco per hobby"



Si stava consumando un tranquillo venerdì sera nella poker room del Perla di Nova Gorica quando ai tavoli si è seduto Mirco Ferrini, fresco vincitore dell'IPO San Marino. A quel punto è partito l'applauso in sala per il player faentino che è stato capace di incassare 125.000 euro pochi giorni fa!


Ferrini è stato poi uno degli osservati speciali in questo DAY 1B del Main Event della seconda tappa VPC e con grande disponibilità ci ha raccontato il suo momento d'oro, tra una mano e l'altra.


Il racconto di Ferrini parte ovviamente dalla trasferta sanmarinese: "È stata una bella rivincita dopo quel sesto posto a Campione ottenuto un anno fa nonostante tre giorni di mal di denti. Ho dormito pochissimo a San Marino e ho bevuto delle gran Red Bull per stare sveglio e tornare a casa. Ne è valsa la pena perché è stato il torneo più bello della mia vita.


Mi hanno criticato tantissimo per la mano in cui ho eliminato il quarto classificato, ma lì il mio avversario ha sbagliato un paio di cose... Per esempio ha giocato contro di me che ero chip leader. Una strada la chiamo sempre, avevo anche incastro di scala al flop. Lui ha continuato a spingere ma erano pochissime le mani vere che poteva avere. La gente può dire quello che vuole ma io ero lì e l'ho studiato. Le critiche sarebbero state elogi se la stessa mia giocata l'avesse fatta un grande del poker come Kanit".


Mirco comunque va avanti per la sua strada e non si cura più di tanto degli haters: "Io faccio la mia vita normale, i soldi vinti non mi cambiano nulla. Certo, meglio averli che non averli. Più che altro ho cambiato la vita ai miei genitori in pensione, estinguendo il mutuo sulla loro casa. Ho sempre detto che avrei voluto fare questo se avessi vinto un gran torneo. Ho anche fatto un po' di beneficenza.


Io gioco per hobby e campo con il mio lavoro. Vengo qua per stare con gli amici e il team. Se si vince meglio. Si mangia, si ride, si scherza. Io resto con i piedi per terra. Non ho nessuna intenzione di fare il poker pro.


Nel mio team, i Golden Boys, sono forse quello che gioca da meno tempo. Chi potrebbe essere il prossimo a fare uno shippo importante? Non lo so, tutti vorrebbero vincere ma dipende molto dalla fortuna. Bisogna stare dalla parte giusta del cooler".


Mirco gioca a poker dal 2013 e ne ha maturata di esperienza in questi anni: "Nei weekend gioco anche online, dove mi sono tolto belle soddisfazioni. Online si riesce a bluffare più facilmente. Gli avversari ti possono studiare solo le size. Dal vivo invece ci sono più informazioni a disposizione e così puoi contenere l'impatto della fortuna.


Io ho vinto sia live e online, giocando però in modo diverso e con range diversi. Online per esempio apro più mani. Comunque sia, bisogna ricordarsi che non si vince al Day 1. Secondo me lo stack si fa un po' alla volta. Se giochi aggressivo puoi fare tante chips in una volta ma anche perderne. A me piace pot controllare. Se faccio tante chips è perché me le tirano addosso.


Giocare tanto è sicuramente un vantaggio, perché puoi sperimentare vari modi di giocare. Bisogna imparare ad adattarsi adattarsi. Il mio torneo preferito è freezeout, sempre più raro. La mia location preferita? Sicuramente il Perla".


Tuttavia il modesto Mirco sperimenterà una nuova location molto lontana la prossima settimana: "Andrà in vacanza in Australia con mia moglie e mi concederò anche un torneo degli Aussie Millions. Staremo qualche giorno a Melbourne e Sidney, per poi farci una crociera di una settimana.


Sono una persona fortunata, anche nel poker. Del resto non ho mai visto vincere tornei a colpa di sfiga".



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